STORIA DELLE PRIME CAFFETTERIE

STORIA DELLE PRIME CAFFETTERIE

Come non è sempre esistito il caffè, non sono sempre esistite le caffetterie. Per raccontare come sono nati questi luoghi di socialità dobbiamo andare indietro nel tempo fino al 1400.

Ci troviamo a Costantinopoli, capitale dell’impero ottomanno, qui nel 1475 aprì, con il nome di Kiva Han, il primo luogo aperto al pubblico che serviva caffè. Qui, il caffè turco, veniva preparato forte, nero e non filtrato, solitamente in un ibrik. Questa bevanda per il popolo turco era un affare estremamente serio, tanto che per una donna era legale divorziare dal marito se costui non le forniva abbastanza caffè.

 

La prima caffetteria in Europa fu fondata nel VI secolo a Vienna da Franz Georg Kolschitzky. La capitale austriaca era stata invasa per molti anni dall’esercito turco, quando questi se ne andarono lasciarono in città numerosi sacchi di caffè. Kolschitzky fu l’unico a riconoscere il prezioso valore dei chicchi abbandonati dagli ottomanni,  rivendicò il caffè come bottino di guerra e aprì una caffetteria. Conoscendo le abitudini degli europei introdusse l’idea di filtrare il caffè e di rendere la bevanda meno forte aggiungendo latte e zuccbero. il caffè ebbe un successo strepitoso, e  quando questi luoghi iniziarono a servire anche piccola pasticceria la loro popalirità esplose.

Nel 1652 si registra la prima apertura di una caffetteria in Gran Bretagna, grazie a un mercante che commerciava beni turchi tra cui il caffè. Fu proprio qui che nacque la parola “tips”; un barattolo con la scritta “To insure prompt service”, si trovava in cima al bancone. Gli avventurier vi mettevano una moneta all’interno per essere serviti con maggiore rapidità.

Dalla Gran Bretagna, l’idea della caffetteria, si diffuse ulteriormente nell’Europa continentale: In italia nel 1654, a Parigi nel 1672 e in Germania nel 1673 e negli anni successivi nel resto del mondo.

 

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